Usare il bonus facciate ed Ecobonus rispettando le norme urbanistiche
Il bonus facciate al 90 % e l’Ecobonus 110 % sono una grande novità per i cittadini, che possono usufruire di queste detrazioni d’imposta per effettuare ristrutturazioni sulle facciate esterne o rimodernare con cappotti termici le loro abitazioni.
Allo stesso tempo l’Italia è un Paese dal vasto e capillare patrimonio artistico-culturale, della cui salvaguardia si preoccupano le Sovrintendenze e, a livello locale, i Comuni.
Può accadere che le esigenze di ammodernamento degli inquilini di condomini, case unifamiliari o ville vengano limitate, talvolta severamente, dalle regole imposte dagli organi istituzionali citati qui sopra. È quindi lecito porsi il dubbio sulla possibilità di usare il Bonus Facciate e installare cappotti termici con il SuperBonus senza trasgredire le norme attualmente in vigore per quanto riguarda la pianificazione urbanistica e la protezione del patrimonio architettonico.
Come rispettare le regole di Comuni e Soprintendenze per usufruire dei Bonus?
Per evitare di incorrere in sanzioni pecuniarie e vedere annullati i propri interventi di riqualificazione è necessario conoscere le direttive dei Comuni e Soprintendenze di riferimento e avere gli strumenti necessari per rispettarne i dettami. Le restrizioni riguardano soprattutto i colori e le rifiniture degli edifici: con le prolunghe per bancali , altamente personalizzabili, ottenere il nulla osta e procedere con il proprio progetto è fattibile!
Bonus facciate e Soprintendenze: indicazioni utili
Nel caso in cui si debba lavorare su un edificio sottoposto a tutela storico-artistica, prima di iniziare gli interventi di restauro, ristrutturazione o mantenimento, bisognerà ricevere il nulla osta all’esecuzione di opere di qualsiasi genere da parte della Soprintendenza di riferimento.
– Per verificare con esattezza la presenza di vincoli legati a luogo, e ottenere dati certi, conviene chiedere informazioni a un operatore della Soprintendenza. È necessario fornire l’indirizzo dell’edificio e i suoi dati catastali.
Regole nei Comuni nei confronti dei Bonus
Nel caso in cui si voglia usufruire del decreto Bonus Facciate, riportiamo che in esso vengono identificate due aree in cui è possibile sfruttare gli incentivi: la zona A, in centro storico, e la zona B, per le località totalmente o parzialmente edificate.
– Per scoprire in quale fascia rientra l’abitazione da modificare è opportuno richiedere il certificato di destinazione urbanistica, dati catastali inclusi.
Sia che si stia pensando di aggiungere un cappotto termico, sia che si voglia intervenire sulle facciate esterne di un’abitazione, è essenziale sapere che ogni Comune può stilare un proprio Piano del Colore: esso è un documento che delinea le regole da rispettare per quanto riguarda i colori degli edifici, elencando la gamma di tonalità che l’intonaco e gli elementi in ferro o legno possono avere. Il suo raggio di influenza può includere non solo il centro storico ma anche quartieri attigui o edifici vincolati.
Prima di procedere con lavori di efficientamento energetico, ristrutturazione o restauro, è quindi fondamentale verificare l’esistenza di tali indicazioni da seguire e, in caso affermativo, inviare all’ufficio di competenza un modulo in cui si specificano i colori scelti e fotografie delle parti soggette all’intervento.
Bancali Isolight: perché la varietà di colori e finiture è importante?
Le Sovrintendenze e i Comuni si impegnano a garantire uniformità e continuità visiva ai paesi e alle città, con l’obiettivo di evitare che le scelte di singoli cittadini deturpino il paesaggio culturale che il Bel Paese ha costruito in millenni di Storia.
Per coniugare il rispetto delle regole con le necessità di ristrutturazione e/o ammodernamento degli edifici, Baccaro I Cementisti propone ai cantieri le prolunghe bancali. La varietà di finiture, colori e spessori del materiale soddisfa sia le richieste più comuni che quelle estremamente particolari: il prodotto è personalizzabile caso per caso, in base ai requisiti che ci vengono comunicati.