Cosa resta dei bonus edilizi nel 2024

La complessa materia dei bonus edilizi è stata soggetta a molteplici cambiamenti normativi, generando confusione tra cittadini e professionisti del settore.

SUPERBONUS, BONUS CASA ED ECOBONUS

La materia dei bonus edilizi è stata senza dubbio una delle più discusse dell’ultimo periodo, travolta da frequenti modifiche normative, con i diversi governi in carica impegnati a gestire le implicazioni finanziarie sul bilancio dello Stato senza però bloccare il settore delle costruzioni e l'economia nazionale. Una situazione che genera poca chiarezza in cittadini e professionisti.

Dopo le più recenti revisioni al Superbonus al 110%, cosa resta del quadro normativo che offre agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni e gli interventi edilizi?

Secondo l’ultima legge di bilancio, il Superbonus legato a interventi ad alto risparmio energetico è stato prorogato fino al 2025, ma con significative restrizioni rispetto al passato: la percentuale è stata ridotta dal 110% al 70% per il 2024 e ulteriormente al 65% per il 2025. Inoltre, con un decreto del governo datato marzo 2024, è stata eliminata la possibilità di cessione del credito e di sconto in fattura, lasciando solo la detrazione fiscale in sede di dichiarazione dei redditi.

Il Bonus Casa, conosciuto anche come bonus ristrutturazione, rimane attivo e riguarda interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, come la sostituzione del tetto, degli infissi esterni, dei serramenti o delle persiane. Nel 2024, è prevista una detrazione Irpef del 50% su un importo massimo di spesa di 96 mila euro. Per gli anni successivi, salvo ulteriori proroghe, la percentuale dovrebbe scendere al 36%.

Per l'Ecobonus, agevolazione fiscale per gli interventi volti a migliorare l'efficienza energetica degli edifici, sono state mantenute due modalità distinte: una per le villette o le singole abitazioni e una per i condomini.

  • Per le villette o le singole abitazioni, fino alla fine del 2024, è possibile ottenere una detrazione Irpef o Ires che varia dal 50% all'85%, con un limite massimo di spesa compreso tra 30.000 e 100.000 euro, a seconda del tipo di intervento: installazione di pannelli solari termici, sostituzione di impianti di riscaldamento, isolamento di pareti e tetti, installazione di finestre ad alta efficienza energetica e ristrutturazione energetica generale degli edifici. La detrazione, per la maggior parte degli interventi, è del 65% da distribuire su dieci anni. Tuttavia, scende al 50% per alcune tipologie di intervento, come l'acquisto e l'installazione di finestre, schermature solari e climatizzatori invernali ad alta efficienza.
  • Per i condomini, le detrazioni sono del 70% o del 75% per interventi sulle parti comuni che raggiungono specifici standard di efficienza energetica. La spesa massima ammissibile è di 40.000 euro moltiplicata per il numero di unità immobiliari nell'edificio. Nei territori sismici 1, 2 e 3, gli interventi sulle parti comuni possono beneficiare di una detrazione dell'80% se mirano sia alla riduzione del rischio sismico sia alla riqualificazione energetica, salendo all'85% se l'intervento porta a un miglioramento di due classi energetiche. Il tetto massimo di spesa è fissato a 136.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari.

ALTRI BONUS

Il Sismabonus resta in vigore, dedicato ai lavori finalizzati alla riduzione del rischio sismico. La detrazione è del 50%, su più anni, con un limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare. Tale detrazione aumenta in base all'entità della riduzione del rischio sismico ottenuta.

Sono rimasti attivi il Bonus per eliminare le barriere architettoniche (nel 2024 con una detrazione Irpef del 50%, da distribuire in dieci quote annue, su un massimo di 96.000 euro di spesa) e il Bonus verde per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private, la realizzazione di coperture a verde e giardini pensili (con una detrazione Irpef del 36% su un massimo di 5.000 euro per unità immobiliare ad uso abitativo).

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